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Servizi

Area accoglienza

Utenza e accoglienza

La comunità accoglie pazienti con problematiche di dipendenze patologiche ed etilisti di età compresa tra i 18 e i 50 anni di sesso maschile
I pazienti segnalati dai servizi vengono contattati entro una settimana per fissare un ciclo di colloqui conoscitivi e valutativi per definire le modalità e i tempi di accesso alla struttura e al percorso terapeutico residenziale riabilitativo

L’ammissione di soggetti gravemente etilisti, presentanti gravi disturbi psichiatrici, o sottoposti a misure giudiziarie, viene valutata caso per caso.

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Il primo colloquio viene effettuato, dopo accordo telefonico, con il responsabile accoglienze. E’ di carattere conoscitivo e permette di fare una prima valutazione della situazione del soggetto e del tipo di richiesta che questi porta. In accordo con il Servizio di riferimento (Sert, Noa, smi) vengono effettuati due ulteriori colloqui motivazionali e diagnostici alla cui conclusione viene concordato l’inserimento in comunità, previo contatto costante con il SERT inviante.

Per quanto riguarda gli ingressi in misure alternative accogliamo solo in regime di affidamento soggetti utenti provenienti dal carcere. E’ richiesta al servizio di riferimento l’invio di una relazione a cui fa seguito un primo colloquio in videochiamata e un eventuale incontro presso la struttura carceraria. Non accogliamo più di due casi in contemporanea per evitare il costituirsi di alleanze negative per sé e per il gruppo.

Chi lascia la comunità volontariamente ha la possibilità di chiedere di rientrarvi. Tale richiesta viene di volta in volta valutata dall’equipe.

Comunità residenziale

La Comunità Il Molino è un servizio residenziale attivo dal 1984 che accoglie persone con problematiche di dipendenza da sostanze psicoattive e da alcool.
Siamo accreditati col servizio sanitario regionale lombardo e possiamo ospitare 21 utenti. Siamo un servizio terapeutico riabilitativo con attività specifiche a carattere pedagogico nonché con un importante e costante intervento e supporto psicoterapeutico.
Negli anni abbiamo accolto circa 800 pazienti inseriti in accordo con i Servizi Territoriali per le Dipendenze (Serd, Noa, Smi)

La Comunità si trova presso la Cascina Segrona a Mairano di Noviglio, una bella cascina ristrutturata con annesso un antico mulino. 

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Nel corpo dell’antica cascina vi sono 5 stanze da due o tre posti, distinte da quelle degli educatori, la cucina con annessa dispensa, un’ampia sala pranzo, il salone per il tempo libero e TV, il locale infermeria, l’ufficio e i bagni in ogni zona. In una seconda struttura, si trovano altre tre camere, gli uffici amministrativi della Cooperativa, due sale per riunioni e colloqui e la lavanderia.

Si affacciano sull’ampia aia le strutture dell’area lavoro, con allevamenti di bestiame, macello, florovivaistica e giardinaggio, magazzini per manutenzioni varie ed assemblaggi.

Al centro troviamo un campetto multifunzionale per attività sportive, calcetto, pallavolo, basket. Completa la struttura una grande sala dedicata al tempo libero, organizzata con una palestra con boulder di arrampicata, una seconda palestra con attrezzi e una sala con strumenti musicali.

Comunità di reinserimento

La fase di reinserimento sociale, abitativo e lavorativo viene gestita in una struttura specifica sita in un appartamento a Mairano di Noviglio. Accoglie tre pazienti e consta di tre locali autonomi, ben arredato e attrezzato. La gestione della casa è in carico ai pazienti che sperimentano così una prima fase di autonomia prima della conclusione del percorso.

Per accedere a tale struttura occorre avere un lavoro, autonomia economica e attività di tempo libero stabili. Tutti questi obiettivi devono esser stati raggiuti nella fase finale del percorso comunitario. L’appartamento è seguito da due educatori con i quali vengono effettuati due incontri serali settimanali di verifica e programmazione. Gli utenti proseguono il lavoro terapeutico effettuato in comunità con un incontro di gruppo quindicinale col terapeuta.

Durante questa fase viene definito un progetto individualizzato di autonomia e distacco dalla comunità

Area psico-pedagogica

Servizio di psicoterapia

La comunità offre un costante e intenso percorso di accompagnamento psicologico e psicoterapeutico. Ogni paziente partecipa a due gruppi settimanali di psicoterapia e a una serie di colloqui individuali. Ogni fase di percorso è seguita da un terapeuta specifico

Nei primi tre mesi vi è un gruppo specifico funzionale al rinforzo motivazionale al percorso stesso e a creare un contesto facilitante in cui esprimere i propri vissuti, pensieri, le fragilità e i traumi

Il lavoro di Psicoterapia di Gruppo è mirato alla costruzione e al rafforzamento della regolazione delle funzioni del Sé, alla costruzione e consolidamento dell’autostima, delle capacità relazionali e dell’autocura. 

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Il contesto gruppale offre una buona condivisione in cui ogni partecipante si sente libero di esprimersi senza sentirsi giudicato o colpevolizzato, ma anzi alleggerito dalla similitudine della propria storia con quella degli altri. Il supporto e la collaborazione tra pari incentivati dal terapeuta incrementano la forza e la spinta al cambiamento.

Poter ragionare sulle dinamiche distruttive e autodistruttive dei pari diviene un prezioso e utilissimo passaggio propedeutico all’analisi dei propri automatismi disfunzionali.

All’interno di questo contesto accogliente e non giudicante ognuno ripercorre la propria storia personale e familiare rintracciando le sofferenze che hanno contributo a costruire la tossicodipendenza. L’analisi biografica è attentamente condotta senza giudizio morale

Una volta identificate le situazioni disfunzionali che hanno generato sofferenza nell’infanzia, queste vengono elaborate con colloqui individuali attraverso la tecnica di EMDR. (Eye Moviment Desesitization and Reprocessing)

I ricordi traumatici disturbanti vengono elaborati grazie all’EMDR e al supporto del gruppo. I primi ricordi che si elaborano sono in genere più faticosi da affrontare rispetto ai successivi, quindi il gruppo fornisce una validissima rassicurazione, basata proprio sull’esperienza di chi ha appena testato l’efficacia del metodo. In questo modo anche i più scettici o riservati si concedono di sperimentare questa particolare modalità psicoterapica.

La psicoterapia seppur in modalità e tematiche differenti accompagna il paziente nelle fasi di reinserimento quando il paziente sta sperimentando una situazione abitativa e lavorativa autonoma

Profilo psicodiagnostico

Nei primi mesi di percorso viene definito un profilo psicodiagnostico individuale. Ad ogni paziente vengono somministrati test e incontri con psicoterapeuta e psichiatra al fine di delineare con maggior accuratezza le caratteristiche di personalità di ciascuno e modulare costantemente l’intervento terapeutico stilando un progetto individualizzato dettagliato e specifico

Il fenomeno della tossicodipendenza è in continua evoluzione e diversificazione; diviene quindi sempre più difficile fornire risposte adeguate per la cura dei soggetti tossicodipendenti.

 

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La valutazione psicodiagnostica si pone 3 obiettivi generali: 

  • pervenire ad una migliore conoscenza delle dinamiche e della struttura di personalità del paziente;
  • individuare indicazioni operative utili al trattamento comunitario;
  • pianificare un progetto individualizzato.

La processo valutativo si articola con alcuni incontri:

  • incontro diagnostico con psicoterapeuta, entro due settimane dal momento dell’accoglienza, e somministrazione del questionario SCID 5 SPQ, che fornisce una indicazione di massima rispetto alla diagnosi nella sfera dei disturbi di personalità;
  • incontro con valutazione psichiatrica dopo il primo mese
  • secondo incontro con psicoterapeuta, che prevede la somministrazione del test MMPI 2, principale questionario psicometrico che permette di identificare in modo accurato la presenza di sintomi psicopatologici e disturbi di personalità;
  • un quarto incontro al quarto mese in cui viene somministrato il test proiettivo Blacky Pictures, che permette di evidenziare le dinamiche di personalità del soggetto, lo sviluppo psicosessuale, i meccanismi di difesa, la relazione oggettuale e fornisce indicazioni prognostiche rispetto alla risposta alla terapia e l’evoluzione personale del paziente.

In una fase più avanzata del percorso vengono somministrati altri due test:

  • il test grafico proiettivo del Disegno della Figura Umana , nel quale il soggetto riflette l’immagine del proprio corpo, sede centrale delle sue esperienze vitali, specie quelle relative alle relazioni instaurate con le figure significative. Il test è finalizzato a mettere in luce, in chiave psicodinamica, aspetti identitari, affettivi ed emotivi, dinamiche relazionali, tratti di personalità e relazione con il proprio corpo; è possibile individuare nel soggetto in esame tracce dei suoi vissuti arcaici, delle sue vicende relazionali, della sua conflittualità e degli eventuali punti di fissazione. Questo permette la formulazione di ipotesi riguardo ad aree critiche (identificazione sessuale, autostima, ansia, emozioni disturbanti..)  fondamentali per delineare un efficace trattamento del paziente;
  • il questionario SESAMO (Sexrelation Evaluation Schedule Assessment Monitoring) permette di esplorare gli aspetti sessuali e relazionali, evidenziando eventuali nodi disfunzionali e problematici, fornendo un profilo psicosessuale e socioaffettivo del soggetto in esame, inteso come immagine e permettendo di rilevare ipotesi di cause ed aspetti disfunzionali nell’ambito della sessualità individuale e di coppia. Il questionario SESAMO fornisce una traccia per un eventuale approfondimento mirato.

I contenuti emersi, come già enunciato in precedenza, contribuiscono alla costante rivalutazione del progetto individualizzato e del percorso terapeutico.

A conclusione dell’intero percorso è previsto con l’utente un incontro di restituzione e approfondimento svolto dallo psicoterapeuta e da un educatore.

Affiancamento educativo e pedagogico

Gli educatori sono presenti durante tutte le 24 ore. Gestiscono riunioni educative e colloqui pedagogici con i pazienti e definiscono per ognuno il Progetto Individualizzato. Si affiancano ad ogni attività proposta: colloqui individuali, definizione obiettivi personali, gestione della casa, attività ergoterapiche, laboratori, attività sportive, montagnaterapia e outdoor education.

Osservazione partecipata, colloqui individuali, riunioni educative, individualizzazione della proposta educativa hanno come primo focus la costruzione di un rapporto quotidiano con gli utenti in ognuna delle situazioni descritte.

 

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Gli obiettivi pedagogici delle nostre esperienze quotidiane e delle attività programmate e/o concordate prevedono:

  • L’aumento della consapevolezza degli utenti riguardo le proprie competenze relazionali, i propri comportamenti e le conseguenze che possono verificarsi su di sé e sugli altri.
  • Crescita della capacità di assumersi responsabilità, svolgere compiti in autonomia, mantenere una costanza
  • Il miglioramento delle competenze comunicative degli utenti, così che possano esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni in maniera adeguata al proprio vissuto e al contesto di riferimento, traducendoli in scelte consapevoli
  • Lo sviluppo e l’aumento della capacità di gestire lo stress e le situazioni difficili, adottando scelte consapevoli che evitino automatismi o meccanismi compensatori disfunzionali
  • Lo sviluppo di un senso di appartenenza al gruppo di riferimento, sviluppando il sostegno reciproco e le responsabilità condivise.

Il reinserimento sociale, con attenzione costruzione di una rete sociale legata alla vita quotidiana, alle attività lavorative e alle attività di tempo libero.

Cure
Sanitarie

La comunità prende in carico ogni aspetto sanitario dei pazienti tramite il

medico di medicina generale, la psichiatra, i medici dei servizi invianti, la gestione dei farmaci sostitutivi e le terapie farmacologiche di ogni tipologia

Ad ogni paziente è richiesto all’ingresso di presentarsi con le prescrizioni farmaceutiche in atto, i farmaci in uso e in caso di utilizzo di farmaci sostitutivi (metadone, subuxone, alcover) con impegno di ritiro e affidamento agli educatori presso il Sert di Rozzano previo accordo con il servizio inviante

Nella prima visita medica si valuta lo stato di salute generale al fine di poter partecipare ad attività sportive, montagnaterapia o altri progetti dell’outdoor education

 

Area terapeutico riabilitativa

Montagnaterapia

Le attività esperienziali in ambiente naturale sono parte integrante e fasi importanti del percorso pedagogico e terapeutico proposto dalla Comunità Il Molino.

Vengono svolte attività di montagnaterapia già nella prima fase del percorso e laboratori di arrampicata con un progetto autonomo denominato “In su e in sé” (progetto allegato). Partecipiamo alla Rete Passaggio Chiave Servizi per le dipendenze e la Montagnaterapia con attività mensili di escursionismo nonché con la partecipazione a trekking di più giorni. Queste attività vengono svolte con la collaborazione di accompagnatori e istruttori della Scuola Regionale di Alpinismo Alpiteam, del Cai di Milano e del Cai di Corsico. E’ attivo un percorso di uscite in barca a vela con l’Associazione Zefiro di Genova.

Svolgiamo d’estate una serie di altre attività esperienziali: mountainbike, pernotto in tenda, discesa in grotta, rafting nonché un periodo di vacanza in una baita nel Parco Nazionale dello Stelvio

Abbiamo un campetto multifunzionale per attività di calcio, pallavolo e basket. Abbiamo un locale attrezzato a palestra con pesi e una sala boulder per arrampicata. Svolgiamo attività di corsa presso la comunità e il campo di atletica di Binasco

Ergoterapia, formazione e laboratori espressivi

Quotidianamente vengono svolte attività lavorative, che permettono ai pazienti di potersi esprimere la propria creatività e le proprie capacità, di confrontarsi con i propri limiti e le proprie fatiche, rivalutando le proprie capacità e aumentando il senso di autoefficacia e la capacità di cooperare.

Si svolgono inoltre attività formative al lavoro con acquisizione di specifici attestazioni

Quotidianamente vengono svolte attività lavorative, che permettono ai pazienti di potersi esprimere la propria creatività e le proprie capacità, di confrontarsi con i propri limiti e le proprie fatiche, rivalutando le proprie capacità e aumentando il senso di autoefficacia e la capacità di cooperare.

Sono occasioni quotidiane concrete di prova e di verifica su molteplici aspetti: capacità, competenze, abilità, ritmo, costanza, autonomia, responsabilità, relazioni con compagni e con superiori.

Le attività lavorative sono:

  • Allevamento di animali da cortile, bovini da carne e suini. Produzione di uova e di salumi. Macello del bestiame e attività di sezionamento carne
  • Attività di manutenzione del verde della comunità, giardinaggio e orto con produzione di verdure.
  • Attività di manutenzioni: imbiancature della casa, manutenzioni grondaie, zanzariere, pulizie fossati, saldatura. manutenzione strutture e ambienti di lavoro
  • Attività di gestione della comunità: cucina e lavanderia
  • Formazione: con cadenze costanti proponiamo a tutti gli ospiti momenti di formazione sulla sicurezza generale base e specifica nel lavoro, sull’HCCP, antincendio rischio medio, utilizzo strumenti di lavoro per giardinaggio, per ottenere patentino del muletto, per potature, produzione salumi e sezionamento carne,

Vengono inoltre inseriti durante l’anno diversi laboratori espressivi: yoga, disegno, teatro, cucito

In alcuni periodi dell’anno si svolgono attività di accompagnamento di scolaresche in visita alla Fattoria Didattica

Servizi

Comunità residenziale

Psicoterapia e profilo psicodiagnostico

Affiancamento educativo e pedagogico

Montagnaterapia ed Ergoterapia

Contatti

comunita.molino@libero.it

Tel: 02. 9006132

Cascina Segrona,
Mairano di Noviglio (MI)

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